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Targhe storiche, luce in fondo al tunnel?

 


Salvini, Scuro, Motorizzazione di Cremona
Foto istituzionale con Alberto Scuro, Matteo Salvini ed i funzionari della Motorizzazione di Cremona

 

“Ecco finalmente il risultato concreto di un decreto legge sul quale abbiamo lavorato molto – ha commentato il Vicepremier Salvini – e che rappresenta uno dei rari interventi del Ministero dei Trasporti che porta anche vantaggi economici alle casse dello Stato, perché gli appassionati sono ben contenti di contribuire al completamento della storicità dei propri mezzi con le targhe originali di prima immatricolazione. Una bella giornata celebrativa di un simbolo che per mezzo milione di italiani è un passo in avanti. Oltre a Giovanni Tombolato che ha seguito ogni fase di questo iter impegnativo, ringrazio tutte le associazioni del motorismo storico e degli appassionati che portano in giro una delle forme più belle di turismo: quello lento, attento, consapevole, quella che crea valore aggiunto per i territori e lascia risorse sui territori stessi. Mi auguro che questa Vespa, con la sua nuova targa originale, sia portatrice di valori sani e di cultura”.

 


Salvini targa stampa
Salvini con la prima targa ristampata

Sono 101 le richieste di targhe storiche pervenute finora alle Motorizzazioni - come ha specificato Antonello Persano, direttore generale territoriale del Nord-Ovest - dopo il primo periodo sperimentale che ha coinvolto alcuni Sportelli Telematici dell’Automobilsta e alcuni uffici della Motorizzazione Civile. Come da decreto attuativo del 25 novembre 2023, la targa storica può essere rilasciata ai veicoli già immatricolati in Italia e radiati d’ufficio ai sensi dell’articolo 96 c.d.s.; a quelli radiati per esportazione ai sensi dell’articolo 103 c.d.s.; agli esemplari radiati per ritiro su area privata, ai sensi della previgente legislazione, su richiesta presentata per la prima volta entro il 26 aprile 2006; ai veicoli radiati per demolizione, ai sensi della previgente legislazione, prima del 30 giugno 1998, ad esclusione di quelli per i quali siano stati erogati contributi statali alla rottamazione; ai veicoli immatricolati in Italia e mai dismessi dalla circolazione, per i quali venga richiesta una reimmatricolazione con targa storica; ai veicoli privi di targhe e di documenti di circolazione, quando non risultino radiati né successivamente reimmatricolati in Italia.

Per queste categorie la targa storica è associata al veicolo in sede di immatricolazione o di reimmatricolazione dello stesso. La targa storica può essere rilasciata anche agli autoveicoli, ai motoveicoli e alle macchine agricole mai cessati dalla circolazione e ancora muniti di targa storica originale rilasciata in Italia, in caso di furto, smarrimento, distruzione o deterioramento della targa stessa.

Il rilascio della targa storica può avvenire a condizione che la stessa risulti essere già stata precedentemente associata al veicolo di interesse storico e collezionistico per il quale viene richiesta l’immatricolazione o la reimmatricolazione. 



Vespa targa riprodotta
La prima vespa con la targa riprodotta

È una Vespa Super Sport del 1965 ad ottenere la prima “targa storica” consegnata oggi (lunedì 5 febbraio) alla Motorizzazione di Cremona e montata sull’iconico scooter direttamente dal Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, intervenuto per sancire ufficialmente l’inizio delle assegnazioni di un simbolo prezioso e significativo per gli appassionati e per la valorizzazione dei veicoli storici.

 “Una giornata attesa da tantissimi appassionati – ha sottolineato Alberto Scuro, presidente dell’Automotoclub Storico Italiano, intervenendo alla consegna della prima targa storica - che, insieme alle istituzioni coinvolte, porta ad una significativa opera di tutela dei veicoli storici. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Motorizzazione Civile e il Poligrafico dello Stato hanno svolto un lavoro tutt’altro che banale, introducendo una novità assoluta sia a livello normativo, sia di applicazione pratica. Siamo orgogliosi, come ASI insieme alle altre associazioni di riferimento, di aver contribuito a questa importante iniziativa”.


 

Ci auguriamo sia davvero giunto il momento tanto atteso per noi appassionati e proprietari di veicoli storici. Questo momento è stato richiesto a gran voce ed atteso per anni.

Nonostante il costo non sia trascurabile, soprattutto per i veicoli meno costosi, è sicuramente un giusto riconoscimento alla storicità dei veicoli!

Finalmente basta "targhe europee" sulle nostre amate storiche.

 

Testi e Foto: comunicato stampa ASI

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