Caffe Grande Camposampiero si trova nel centro di un paese della provincia patavina, ed è qui che ci accoglie una realtà unica nel suo genere.
Punto di riferimento della comunità per più di due secoli, questa osteria ha mantenuto intatta la sua natura più accogliente, ma da circa un anno ha intrapreso con coraggio e determinazione anche una strada più gourmand ed innovativa.
L’ambiente intimo e raffinato è un chiaro invito alle chiacchierate tra amici, a quelle serate che vorresti non finissero mai, avvolti dall’abbraccio invisibile di una musica soft che accompagna la degustazione.
L’arredamento colpisce per i dettagli, come le sedute in velluto e le opere d’arte esposte che catturano immediatamente l’attenzione e rappresentano lo scenario perfetto sia per pranzi di lavoro sia per cene di piacere.
I protagonisti? Tre giovani accomunati da una grande passione: il mangiare ed il bere bene, nonché l’alta cucina.
Stiamo parlando di Francesco Forlini (chef), Matteo Guglielmo (maître e cuoco), e Giovanni Zonta (sommelier).
Cos’è Caffè Grande?
“È un rifugio intimo immaginato per gli amanti della buona cucina e della convivialità, dove il mangiare sano incontra ricette di gusto”.
Sembra di vivere un viaggio tra passato e futuro.
Francesco, grazie alle sue precedenti esperienze “stellate”, tra cui Condividere a Torino e Asador Extebarri in Spagna, propone piatti eseguiti alla perfezione come i bottoni ripieni di ricotta con zucchero e cannella, che ricordano le ricette tradizionali abruzzesi (regione d’origine dello chef).
La frittella di fiori di zucchini, robiola, acciughe, limone e menta. E imperdibile è anche il crostone di cuore e la lingua.
Il quinto quarto è l’emblema di questa cucina mai banale ma che colpisce con tocchi di stile ed estro sapientemente calibrati.
Anche i dessert non deludono e soddisfano anche i palati più esigenti come la panna cotta alla vaniglia con salsa ai frutti rossi, fragoline di bosco e yogurt croccante.
Giochi di sapori che sposano alla perfezione le etichette selezionate da Giovanni (circa 280), perché anche il bere a noi piace “gourmand” e godereccio.
Ora avete un motivo in più per fermarvi a Camposampiero.
Testo: Angela Piazza
Foto: Caffè Grande